
Nel cielo delle Alpi
Volando fra quei cumuli bianchi e leggeri su cui si inerpicano
Austere le vette più alte della grande catena
Ho sentito nell’aria gelida il sottile profumo dell’anima
La neve ricopre sovrana il ricamo tagliente dei monti
Disegna un ritratto irreale del mondo
Il tempo impetuoso della vita intreccia la sua danza
Agli sterminati immortali spazi dell’etere
Favole antiche ornate di cuspidi e pilastri di roccia
Senza i sentieri nascosti nel bosco
O scolpiti sul pendio dei colli
Lontano il mormorio cupo del torrente
E quasi spento il concerto di valli verdeggianti e solenni
Immobili testimoni della fatica dell’uomo
Complici dei consueti riti del cammino
Delle emozioni della salita
Del fruscio di ali
Affidate ai capricci del vento
Solo lassù
Giunge intatta la sublime magia del sorriso
Si librano riflessi di corolle dorate
Si attenua il dolore dell’ultima lacrima
Si esalta il festante tripudio dell’iride
Si spegne l’eco delle tempeste dell’uomo
Solo lassù
In questo oceano sterminato di sentimenti
Ti vorresti fermare un momento
Inchinarti in preghiera
Chiudere gli occhi abbagliati da tanta luce
Attendere la penombra del crepuscolo e
Celebrare in silenzio
L ’ eterno miracolo del cielo

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