Benvenuti ai pellegrini della parola.....

Parola come emozione, sentimento, ispirazione, sogno, visione, immagine......

Visualizzazioni totali

sabato 11 aprile 2009



Urne bianche 


Difficile dimenticare

Il fragore delle scosse di quella notte

La furia del sisma assassino

L’inferno dell’orchestra dei crolli

Le grida soffocate dai calcinacci

L’angoscia di quegli attimi

L’urlo straziante delle sirene

La minaccia degli sciami

Eppure tutta la città dormiva fiduciosa

Convinta che Dio

Onnipotente

Paziente padre

Della famiglia dell’uomo

Vegliasse su quella faglia malvagia

Una bimba dormiva stretta fra le braccia  consuete

Sicura e protetta dall’amore del suo nido

Ora  giace esanime

Pallida salma rigida di morte

Deposta  in un piccolo cofano bianco

Sulla bara immobile della madre

Allineata come tante

In  una grande piazza attonita

In mezzo ad una folla ancora incredula

Ammutolita  dal dolore

Inchinata nella devozione

Raccolta nella dignità  

Unita nel pianto

Ferita nel corpo e nella mente

Rassegnata  nello spirito

Stremata dall’angoscia

Incalzata dalla paura

Passerà molto tempo

Prima di ricostruire i sacri templi della carità

Di innalzare i campanili della preghiera

Di ricomporre i solenni  archi della fede

Di appendere i crocifissi della speranza  

Prima di trovare una giusta consolazione

Per questa amara sofferenza  

Prima di sbiadire la dolce e crudele immagine

di quei piccoli scrigni bianchi

Verdi virgulti falciati da questa spietata   primavera

Quelle anime bambine

Innocenti

Strappate alla terra e

Volate via

Con il vento di tramontana

Oltre il confine delle nuvole

Nel cielo d’Abruzzo

 

 

Nessun commento:

Posta un commento