Benvenuti ai pellegrini della parola.....

Parola come emozione, sentimento, ispirazione, sogno, visione, immagine......

Visualizzazioni totali

lunedì 6 aprile 2009


Terremoto in Abruzzo  

Gli uomini lo fanno per il gelo

Per i brividi della  febbre

Per l’avvicinarsi delle tenebre nel bosco

In bilico

Sull’orlo di un abisso

La terra lo fa nel suo viaggio attraverso le galassie

Scuote la fissità delle rocce della crosta

Nella   insistente deriva dei continenti

Dal primordiale  regno della Rodinia  

Poi il continuo cozzo delle falde

Momenti di sconvolgimento

Distruzione  di paesi e città

Che si ripiegano su se stessi

Crollo di campanili sui sagrati increduli delle piazze

Storie di secoli che scompaiono senza tregua

Nella guerra fra placche

Ingoiate dal magma dei vulcani

Nel cuore  della notte

Quassù imprevedibili

Detriti delle case

Orgoglio  della gente

Spettacolo  di desolazione e di morte

Innocenti   

Vittime delle proprie dimore

Come in un gioco bambino

Resta intenso fra le macerie

Il  profumo dei primi fiori di primavera

A coprire nel sole accecante del mattino

L’ odore  acre delle salme

Allineate ai lati della strada principale

L’ostinazione attenta dei soccorritori si mescola  

Al  pianto disperato dei congiunti

E l’eco sommesso di una preghiera

Recitata a bassa voce

La nenia

Di un coro mesto di anime

Ai margini del massacro

Testimonia

Oltre il mormorio della folla

La spavalda sfida dei sopravvissuti

La insistente liturgia del dolore  

E  lontana

Nel mondo

L ’antica e solenne

Processione della speranza

 

Nessun commento:

Posta un commento