
Luca
di Giorgio Bongiorno (2008)
E’ difficile sentire il soffio degli affetti
Nella giostra antica della corsa
Tre chiude due
Subito a sinistra quattro
Quando gli sguardi sono fissi ed il cuore teso
I nostri giorni navigano veloci come il bambino
Indietro nella serpentina del tempo
Senti il sapore di quella terra
Cinque quattro tre due uno via
Subito lima
Hai davanti gli occhi dolci di una giovane donna
Stretta stop
Il motore romba sulla doppia lunga
Destra piena vai
Forse era un angelo
Frena subito chicane lascia vai
Quattro doppia lascia
Ti pare di poterla incontrare
Due gira in destra due apre
Lima sinistra tre meno
Tre vai
Dopo quella curva a gomito
La vedi fra tutta quella gente
Assiepata dietro le transenne
Colorata di curiosità e di attesa
Stai a destra in lima sinistra quattro
Uno apre settanta
Possibile sporco
Vorresti portare con te quel sorriso
Insieme al vento di questo tardo autunno
Senti indistinta un’eco lontana
Forse il tuo nome scivola sulle foglie
Quasi un tappeto chiassoso per la strada
Ancora bagnata dell’ultima pioggia
Il tramonto si apre maestoso all’orizzonte
Sinistra cinque frena
Inversione sinistra occhio interno
Trenta sinistra novanta attenzione brutta destra
Dipinge sornione il segno lieve del destino
Con la brezza sottile dei ricordi
Arriva sovrano il buio della notte
E i comandi diventano invocazioni
In lima sinistra quattro
Sempre quel volto insistente
Il profumo discreto di quelle labbra
Apre vai lascia venti
Sinistra cinque meno
E tutto di addormenta nel ronzio di motori distanti
Fino al segreto
Ardito
Quasi sfuggente
Sogno velato del traguardo
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