
Angeli del nostro tempo di Giorgio Bongiorno (2008)
Sono nato quando forse eri alla fine
Dei tuoi studi
E mi pare di averti incontrato bambino
Per qualche stradina della vecchia Pavia
Talvolta penso di averti conosciuto da sempre
Come si dice degli angeli
custodi
del nostro tempo
Adesso ci scambiamo messaggi di affetto e di poesia
Oltre l’orizzonte degli anni
Ho visto nei tuoi occhi la gioia
E l’amore della vita
Ho sentito con te il tema struggente di quelle note
Accompagnare la danza di quel filo di vento
Sul pentagramma dei petali vermigli delle rose di maggio
ho camminato con te per il sentiero
dei sospiri
anch’io sono ancora trafitto al pensiero
del dolore della scomparsa
di quel sorriso
all’angoscia di quel triste commiato
quasi fosse successo a me
tutti abbiamo uno di quei giorni
il tuo giorno era anche il mio
e quella luce si era spenta anche per me
ho assistito alla tua genuflessione
di fronte al sacro mistero della fede
mi sono inchinato con te davanti all’eterno
miracolo della montagna
allo stormire delle foglie del bosco
al profumo della primavera delle colline
al raggio di rugiada sull’erba dei prati
allo scroscio della cascata fra le rocce
ho recitato poi con te l’antica
solenne cantilena dell’amicizia
e anche oggi
mi pare di averti incontrato bambino
per qualche stradina della vecchia Pavia
e penso ancora di averti conosciuto da sempre
come si dice degli angeli
custodi
del nostro tempo
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