
La turba di Cantiano
di Giorgio Bongiorno (2008)
Calcano il sentiero impervio della collina
Nel cielo terso della primavera di cantiano
Il vento leggero accompagna nei boschi
Il sapore lontano della battigia
Il pigolio di pace degli uccelli
Sulle cime dei pioppi
Le antiche cantilene dei cori distanti di preghiera
Sofferte litanie del dolore
Disperati lamenti di solitudine
Soffuse laudi di gloria
Lugubri rintocchi intonati dalle campane del colle
Segnano l’angoscia del lungo cammino della fede
Il profumo di ginepro acceso dai focaroni
Abbagliati dal lampo
Dell’orazione divina
Il sacrificio della salvezza
Pervade gioioso
La povera mesta turba
Perduta nell’inquietudine del peccato
Ancora sguardi increduli
Celebrano attraverso i secoli della memoria
Il clamore delle armi
La miseria delle carestie
Mai dimenticate
L’amara sconfitta della carne
Ardono sul monte
Le croci maledette dell’olocausto
Le fiamme sembrano cancellare il chiarore delle stelle
Il solenne
Misterioso riscatto
Della speranza
Illumina sovrano
Il buio insistente della notte
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