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martedì 24 febbraio 2009


La foresta nera                         

di Giorgio Bongiorno (2008)

 

In quel bosco lontano

Fitto  come le trame di un tappeto

sull’ansa

del grande fiume disteso

Nella pianura

Scorre  pigra la malinconia di questo giorno

Forse il paradiso ha angoli così vicini  

Così lontani dalle metropoli  sfavillanti

Di gente  altera

Assetata  di luce e di colori

Artificiali

Un volo di cicogne riempie il cielo

Terso  delle angosce  del mondo

Entrano piano  nell’anima le nuvole  chiare

Del tramonto

Una breve immagine  dell’infanzia

Antica come il fusto di alberi immortali

Ancora incredibilmente viva 

Un ardito filo di brezza  fa stormire

L ’armonia giocosa delle fronde

Il sentiero

Si snoda curioso nel silenzio  impietoso della selva

Ferito da

Qualche grido ignaro

Di uccelli

Insinuato

Nell’orchestra della sera

Resta il tempo grato  dei ricordi

Ad affollare lo schermo  opaco dei pensieri

Prima del buio  insistente

Della notte

 

 

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