
Capriccio Italiano N.24
di Giorgio Bongiorno (2009)
La danza delle note del capriccio di Paganini
Corde pizzicate fino in fondo all’anima
Motivi scolpiti
Fra le volte severe della antica collegiata
Ruscelli intagliati nei prati del colle
Mi hanno fatto riscoprire la corsa di un giovane stallone
Nei sentieri intorno al castello
La tenue nostalgia di tempi lontani
Il colore vivo dei fiori della primavera
Il profumo dei boschi solitari del confine
Le paludi dorate nell’ansa del grande fiume
E quel galoppo ormai lontano
Scomparso nei meandri dei
Sogni arditi dell’adolescenza
Insieme a quel cielo così terso
E a un raggio debole di sole
Accompagnavano il passo cadenzato del ritorno
A un filo di scirocco
Solo l’applauso scrosciante della gente
Mi ha riportato a quel violino incantato
Al sorriso di Kirill e Alessandra
E al loro inchino gioioso
Al trasporto
Di una sera
Difficile da dimenticare
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