Alba sicula
di Giorgio Bongiorno (2012)
Ti ho ritrovata come ti avevo lasciato
La stessa spada scintillante a trafiggere il
mare
Gli stessi raggi infuocati
Di quella antica grecità che senti
scorrere
Come il
sangue nelle vene
La stessa trasparenza di cristallo
Che riscalda l’aria
E te la fa amare
Come il
respiro dell'anima
Lo stesso profumo di zagara
La stessa luce
Lo
stesso struggente manto d’azzurro
Increspato
di sottili spicchi di brezza
Lo stesso orizzonte infinito
Sfiorato dalle nuvole rade del mattino
Lo stesso
Gioioso lampo dei tuoi occhi
Lo stesso dolce desiderio
Lo stesso
Tenero sorriso
Che mi resta ancora dentro
Senza il segno del tempo
Da quel lontano giorno d’estate
Tornare nella propria terra tra profumi di zagare e trasparenze cristalline presso lo stesso mare "Increspato di sottili spicchi di brezza" che si perdono in lontananza tra le nuvole rade del mattino, è amare la sua aria "Come il respiro dell'anima", è gioire di uno sguardo, di un sorriso, è provare "Lo stesso dolce desiderio" immutato nel tempo.
RispondiEliminaE' ritrovare con gioia il senso della propria vita.
Grazie, anonimo.
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