venerdì 29 ottobre 2010
Autunno
lunedì 4 ottobre 2010
La siepe
Voleremo presto
Ai piedi del tramonto
In silenzio
Insieme ai gabbiani della sera
Scopriremo
Nella brezza profumata dei rovi
Sul profilo infuocato dell’orizzonte
L’inchino solenne dell’ignoto
Alla valle dei desideri
Il fascino di mondi inesplorati
Geografie smarrite
Di stelle solitarie
Sublimi qualità di spazi abbandonati
Sconfiggeremo
L’opaco grigiore della follia
Gli sconforti inesorabili
Della malinconia
Apriremo lo scrigno
Dei magici
Splendenti monili dell’anima
Delle carezze di misteri infiniti
Ancora intrisi
Del sacro vincolo della creazione
Nel tepore incantato del crepuscolo
Canteremo le lodi
Dell’eterno architetto della vita
Invocheremo la pietà
Del supremo scultore degli astri
E la nostra preghiera alata
Salirà sui fulgidi domini del cielo
Danzando
Con le nuvole rosate
Oltre la siepe del campo
domenica 3 ottobre 2010
Deserto

Sarà quello dell’anima
Il prossimo vero deserto
Sarà il destino di quella sabbia fine
Suolo senza seme
Lontano dai secoli della memoria
Macinato dalla frusta insistente dello scirocco
Inondato da lunghe notti di solitudine
Eco di una voce distante
Soffocata dal sole infuocato dell’inferno
A bruciare la pelle della coscienza
A riempire i nostri giorni
Saranno
Quei silenzi solenni
Sovrumani
La folle corsa verso l’ignaro confine del tempo
L’intreccio di sublimi geometrie
Sospese fra terra e cielo
Di ombre delicate ed austere
Inesorabili e mutevoli
Che accarezzano l’eterna monotonia delle dune
A farci dimenticare tutto della verde epopea della foresta
Del crepitio di cascate spumeggianti
Dell’intenso profumo degli alberi
Sarà l’icona di una palma solitaria
Unico smarrito monumento
Simbolo dell’umana sopravvivenza
Ad accompagnare il nostro trepido naufragio
A lenire il dolore cupo dell’abbandono
E quell’ora
Non lontana
Sarà la calca della grande fuga
Senza il respiro della speranza
In cerca del ristoro
Dell’oasi
Di quella sorgente
Arido rigagnolo di emozioni perdute
Appena sussurrate
Traccia affollata di grandi passioni
Di piccoli tormenti
Miraggio di teneri rimpianti
Visioni infrante negli opachi riverberi dello spirito
Inni di gioia limpida
Lasciati inerti ai bordi del cammino
E svaniti
Lentamente insieme alle note della vita
Sarà quello dell’anima
Il prossimo vero deserto