La nostalgia del poeta
di Giorgio Bongiorno
Nostalgia di simboli immortali
Ricerca di colori senza memoria
Emblemi di forme irreali
Dipinte nel cielo della notte
Segni indelebili
Di lontane appartenenze
Enigmi verticali di azioni sfrenate
Orme
di assenza dell’uomo
Passi incerti
Verso l’infinito del tempo
Senza la logica consueta
Dello spazio
E i meandri intricati della mente
Di cose allineate nella magia
Dell’inconscio
Luce segreta di frammenti
Di ossa
Corpi scomposti
Dispersi nel sogno eterno della vita
Nel delirio dell’immensità
Nello spazio vuoto
Delle immagini
Scolpite nella clessidra dei secoli
Icone perenni degli antichi templi
Devote preghiere del mito invincibile
Dell’allegoria
Invisibili architetture dello spirito
Tracciate ad arte sulla tavolozza della vita
Archi e torri solitarie
impiccate
In piazze deserte abbandonate alla malinconia
E dietro i cavalli i gladiatori e
I trofei della follia
In un angolo della tela
Celate nelle spire tenui del sentimento
La superba voluta dell’aquila
La sferza della sconfitta
La languida fiamma della speranza
E l’inquietante
Superba emozione dell’anima
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