Sorrisi
di Giorgio Bongiorno (2009)
In fondo alla via
In quell’angolo nascosto di cielo
Ci sono questi occhi ingenui
Spalancati alla vita
Assetati di gioia bambina
Nasceranno uomini pi ù miti dopo tutte le guerre
Di questa terra
Dopo l’orgia dell’odio e della vendetta
Potremo insieme cantare una nenia di pace
Rispondere alla domanda
Di questi sguardi smaglianti
E dubbiosi
Offrire con il soffio delle nostre anime
Pi ù di quel pugno di riso in piatti colorati
Di tenue
Malinconica speranza
Sul sentiero impervio della fame
Delle malattie
Della sete
Parole antiche
Sepolte nella storia dei secoli
Ancora così tragicamente attuali
La preghiera può solo accompagnare
Il segno della solidarietà
Noi
Fra le mura inviolate delle nostre calde dimore
ci dobbiamo alzare in tempo dalle tavole imbandite
lasciare ad altri il sollievo consolante della compassione
abbandonare le pingui feste del superfluo
e affrontare il lento cammino della pietà
prima che si spenga per sempre
insieme all’ultimo raggio
del sole del tramonto
il santo miracolo di quei dolci
luminosi
insistenti
sorrisi
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