Il fuoco di Giorgio Bongiorno (2009)
Quando fuori fa neve e i tetti sono carichi
Sento più caldo il fuoco del camino
E la fiamma mi parla come faceva da bambino
Racconta ancora antiche fiabe di boschi incantati
Fate celesti fuggite sempre un momento prima
Grandi radure nascoste
Dove si voleva giocare fino a notte fonda
Sembra debba durare eterno questo legno di quercia
Scoppiettante di luce
Fiaccola nelle mani dei santi dipinti nelle cappelle
Della chiesa del paese
Disegna volute e arabeschi dorati
Intona sommesse cantilene di preghiera
Mormorando fino al vento del cielo
Ti riscalda brandelli di spirito
Che sopravvivono al gelo della gente
E ti riporta al calore
E al velluto di quando
Prima di dormire
Bastavano il profumo di un po’ di castagne
Due fette di polenta
Qualche storia
Essenziale
Sussurrata nell’aria
Poche parole
Allineate nella mente
Mai scordate nel tempo
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