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domenica 23 gennaio 2011

L’ultima pioggia di Giorgio Bongiorno

Abitudine di colori travolgenti
Bagliori accecanti
Storie sempre nuove
Di angoscia ed euforia
Intrecciate a rivoli di leggenda
Falene innamorate del sublime profumo del giardino
Nella tersa primavera delle corolle
Pellegrino di lontani deserti
Esìli dorati
Compagni  dell’ andare vagabondo
Di  questo eterno abbandono
Di questa  tenace fibra del viandante
Senza indizi  del  mesto ritorno
Al silenzioso scorrere delle chiatte
Sulla  severa ansa del fiume
Al sorriso dei renaioli  
Ai pioppi  dei giochi fanciulli
All’arida fossa della golena
Sono arrivato  straniero con il buio della sera
Fra gente diversa
Anche le case
Diverse
I tetti rifatti di pietre malinconiche
Senza gli amici di un tempo
Persi in quella danza fra gli oceani
Ignari del mio lungo viaggio
Solo
Altero  
Con l’orgoglio affaticato del pioniere 
Calpestavo  
Con passi incerti
La  strada lucida dell’ultima pioggia

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