
Tanti hanno scritto di superbi tramonti
Del fascino della luce che si allontana
Della struggente metafora della vita
Del magico spettacolo dell’orizzonte
Il sole celebra
La solenne consueta danza del mondo
E la luna si veste d’argento e si palesa alta
Sopra le nuvole rosate
Fragili
Meste sensazioni
Scavate nel profondo dell’anima
Scoperte nello scrigno azzurro del cielo
Parte di me
Della mia carne
Un soffio del mio essere
Segno inquieto della malinconia
Di tutto ciò che muore
Come l’autunno
O si inchina adagio
Riverente
Come i fiori del mio giardino
Domani sboccerà la primavera del giorno
Limpida
Profumata
Brillante
Armoniosa
Il chiarore del mattino
Cancellerà questa opaca umana trepidazione
L’ antica paura del buio
L’angoscia dell’ignota corsa degli astri
Il tepore dell’alba
Accompagnerà il mio sereno risveglio
Riscalderà la mia passione
Vorrei ritrarre ancora
Negli spazi di questo cielo
I tratti solenni della speranza
Quel lontano sorriso
Una di queste lunghe sere d’estate
Ma nessuno potrà più dipingere
I colori vibranti del mio sogno
L’irripetibile stupenda immagine
Di Pentima
Unica
Incontrastata
Sovrana dei miei pensieri
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