Paradiso ad Arliod
Gli ultimi raggi del tramonto in questo
Quadro verde che esala lo spirito della terra
Il profumo di fiori che adornano il balcone di questa primavera
Il ricamo delle foglie nel cielo
Il sapore di terre lontane
Bambini affamati che attendono
Su una grande isola
Nell’immensa distesa dell’oceano
Il segno di umana solidarietà
In questo nostro viaggio verso i confini della vita
Volano angeli discreti
In quest’aria resa più limpida
dall’ultima lieve brezza del giorno
messaggeri di un mondo diverso
incredibilmente più buono
più vero
ti viene di lasciare i brandelli delle tue cure laggiù
nel fondo scuro della valle
dove le acque prendono gorgogliando la via della grande pianura
ed arrivare fin qui solo con l’anima
leggera come una foglia d’autunno
ti viene di inondare il pendio con dei sospiri di gioia
gli odori si fanno lentamente più tenui
per un momento è solo una preghiera sussurrata che aleggia
dal coro della chiesa del borgo
quasi un tripudio sopito di archi celesti
anche i rumori di casa tacciono rispettosi
soffocati nel silenzio del crepuscolo
un’aquila austera vigila in alto le ombre voraci del monte
le rocce nascoste dal velo discreto del bosco
dal campanile giungono fiochi rintocchi
voci amiche chiamano all’atteso convivio
della sera
qualche parola sfiora sulla tavola imbandita
sereni sprazzi di vita
sguardi curiosi si incrociano pigri
nella mente poche pennellate di verde
in questo remoto angolo di paradiso
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