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domenica 5 giugno 2011

Quante di queste notti




Quante di queste notti d'estate
ho trascorso
cercando le tue morbide carezze
il profumo del mare
gli umidi riflessi della battigia
il tenue respiro del tuo cielo
la delizia del tuo sorriso
il conforto dei tuoi silenzi
il lieve mormorio della brezza
il soffio prezioso della tua anima
l'eco della tua voce fra gli ulivi
la magica luce dei tuoi occhi
quante di
queste
notti d'estate

Il mio canto



Potessi spegnere  adagio il mio canto
Dietro il fugace orizzonte di questi attimi
Rapiti  alla corsa del tempo
Allineare parole di gioia prima del grande commiato  
Lasciare intatta
La fulgida  poesia delle cose
Disegnare
Germogli di speranza
Nella danza consueta  delle stagioni  
Riporre nell’angolo dei rimpianti
Le  corde strappate di questa povera lira
Scoprire
Con il tenace
Fiero  ardimento dell’esploratore
L ’antico solenne  rifugio del sogno
Sentire nell’aria sottile
Dietro il velo dei ricordi
Una ventata di tenere  emozioni
Accompagnare
Il mormorio delle fronde
Nel labirinto di  questo inutile clamore
Inebriarmi
Della brezza del  bosco
Altero esule dei miei pensieri
Poi salire
Sul crinale del monte
Fino a quella sorgente di luce
E di candido
Innocente  
Sublime silenzio